Covid: basta misure a singhiozzo, meglio lockdown
”Questo è il governo del singhiozzo, perché va avanti senza una strategia, decidendo senza alcun criterio scientifico sempre un minuto prima delle scadenze. Ed è così anche questa volta, visto che a poche ore dal nuovo dpcm ancora non sappiamo cosa sarà del nostro futuro. Si vive nell’incertezza. Ma ciò rende impossibile agli imprenditori organizzarsi. A questo punto, sarebbe meglio andare in lockdown adesso per riaprire a febbraio”.
Lo afferma Stefano Ruvolo, presidente nazionale di CONFIMPRENDITORI, associazione che raggruppa 321 mila piccole e medie imprese, come riportato dalle principali agenzie di stampa italiane.
”Noi avevamo già chiesto di andare in lockdown a novembre, cosicché nei mesi successivi si potesse riaprire con regolarità, a partire dagli impianti sciistici e da bar e ristoranti. Avevamo ragione, ma non siamo stati ascoltati e così, invece di fare programmazione come gli altri Paesi, siamo dovuti ricorrere agli spiccioli dei ”Ristori, che tra l’altro gravano sulla collettività. È evidente che la strategia del governo è fallimentare.”, prosegue. Il governo “prima dice che chiude tutto, poi che apre tutto, poi divide l’Italia a zone e infine prende provvedimenti uguali in tutta la Penisola. Ma come è possibile pianificare orari, turni dei lavoratori, acquisti di beni? Per questo capisco benissimo quelle imprese che annunciano disobbedienza civile. Per esempio – conclude Ruvolo – perché non si può fare asporto dopo le 18? Un’assurdità tra le tante che, lasciandoci nella totale incertezza, non fa altro che allungare l’agonia. E’ meglio chiudere adesso per riaprire più forti a febbraio”